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La beat generation e il Movement, i problemi dell'individuo e della droga, la politica e la guerra nel Vietnam, i gruppi pacifisti, gay e femministi, le organizzazioni delle minoranze etniche e del dissenso più radicale, le sperimentazioni del cinema e del teatro, la produzione musicale. Mario Maffi passa in rassegna gli aspetti sociali e culturali di un'intera epoca, sondandone le origini e le profonde motivazioni individuali e collettive: dai beats agli hippies, dall'action painting alla Pop Art, da Bill Haley ed Elvis Presley ai Fugs e Frank Zappa, dal Living Theatre al Bread and Puppet Theatre e al Teatro Campesino, dalle avanguardie cinematografiche al documentario di denuncia, dal superamento dei "confini della percezione" al partito delle Pantere Nere e ai Weathermen Underground - e le derive ed evoluzioni successive. "La cultura underground" è il racconto di un viaggio che ha segnato profondamente le generazioni degli ultimi decenni, desiderose di emanciparsi, con idee e identità diverse, dal "peggiore dei mondi possibili" uscito dalla seconda guerra mondiale: fra l'alienazione degli anni Cinquanta, le illusioni degli anni Sessanta e le prime avvisaglie della crisi di metà anni Settanta.